Il fatto di essere un CAD gratuito è sicuramente il primo elemento di forza per nanoCAD ma non è l’unico.
C’è un’altra caratteristica che unitamente alla prima rende unico questo programma e che lo renderà sempre di più la vera alternativa ad AutoCAD: nanoCAD è una piattaforma di sviluppo aperta.
Oltre a essere l’unico CAD freeware che supporta il LISP, dà la possibilità attraverso le API di sviluppare applicazioni di grande livello usando altri linguaggi di programmazione.
Basta iscriversi al Developers’ Club e senza alcun costo avere a disposizione questi strumenti insieme all’assistenza necessaria.
E’ un’opportunità unica sia per chi programma in modo professionale sia per chi è solo un utente evoluto in grado di scrivere qualche riga di codice.
Pur essendo un software giovane, con pochi anni di vita, nel suo paese di origine, la Russia, nanoCAD ha avuto già un grande successo.
C’è una prova di questo: digitando la parola “nanoCAD” su Google Trend si ottiene il seguente grafico:
che testimonia il successo crescente del software e la sua diffusione geografica molto concentrata sul territorio dove nanoCAD è nato e si è sviluppato.
Lo sviluppo di applicazioni verticali, cioè di software CAD specializzati in vari ambiti, finora avvenuto solo in Russia, è la ragione principale del suo successo.
Se andate sulla pagina http://www.nanocad.ru/products/ potete farvi un’idea di queste applicazioni.
Sono pagine in lingua russa scritte in caratteri cirillici ma con un plugin di traduzione del vostro browser (consiglio Chrome o Firefox) diventano leggibili, seppur in modo imperfetto.
Vi segnalo comunque alcune applicazioni che ho trovato molto interessanti facendo parlare soprattutto le immagini.



nanoCAD Geonok – modulo Reti – pozzetti fognatura





Questa è solo una sintetica panoramica per immagini. Sul sito ci si può fare un’idea più completa sulle applicazioni qui rappresentate e su altre di grande interesse.
Queste applicazioni per ora sono disponibili solo in lingua russa, per cui risultano inutilizzabili nella nostra realtà ma c’è da aspettarsi che questo sviluppo avvenga anche da noi.
Intanto se qualcuno ha intenzione di iniziare può contare sulla collaborazione della comunità italiana di nanoCAD.
Che ne pensate?
A mio avviso i principali nei di nanocad sono (in ordine di importanza):
– non è disponibile nativamente su linux (lavorare con wine non è il massimo)
– non è distribuito con una licenza libera (intendo GPL, MIT o simili); la cosa non è banale e correlato a questo aspetto ci sono due importanti conseguenze: non c’è garanzia per il futuro; già adesso c’è distinzione fra versione gratuita (ferma alla 5.0) e versione a pagamento (vers. 6.0).
Ciao Michele, piacere di averti qui. Ho visto il tuo sito http://ingegnerialibera.altervista.org/ e mi sembra interessante e promettente ma con un taglio diverso dal mio, che si riflette anche in questo tuo commento. Tu, come molti, fai un discorso da sostenitore del software libero non dando spazio ad altre possibilità. Inizialmente era anche la mia idea, poi mi sono accorto che questa impostazione mi dava troppi limiti. Questo blog (e tutta la mia attività online) è seguito prevalentemente da architetti, ingegneri, geometri e da altre figure tecniche per i quali il software è uno strumento non una passione.
Vogliono qualcosa che funzioni indipendentemente dal modello di sviluppo che c’è dietro. In alcuni settori il software libero dà risposte validissime: si pensi a QGIS o a Blender, che coprono aree complementari al mondo del CAD. Sul CAD purtroppo la risposta è ancora debole. Io non me la sento di consigliare a un professionista LibreCAD o FreeCAD perché so che spendendo nulla o molto poco può avere di meglio, così come non me la sento di consigliare una migrazione totale a Linux.
Questo non significa che non si possa fare ma al momento non è la strada più semplice e conveniente, perché il tempo di chi lavora è prezioso e deve essere dedicato al prodotto non agli strumenti con cui si produce.
Se la vedi in questa ottica i difetti che tu attribuisci a nanoCAD si riducono di molto. Il fatto che sia solo per Windows e che sia software proprietario per la gran parte degli utenti non è un problema.
Il futuro è incerto anche per il software libero: sai meglio di me quanti progetti sono abortiti.
Il fatto che ci sia una versione gratuita e una a pagamento (peraltro molto economica) fa parte della strategia commerciale dell’azienda. Anche su DraftSight c’è una politica simile.
Avere un software migliore rispetto alla versione gratuita, con servizi aggiuntivi di formazione ed assistenza tecnica ad un prezzo inferiore a 150 euro credo che sia interessante per molti.
Per chi lavora costa molto di più perdere ore di tempo nel cercare di capire il funzionamento di programmi mal supportati e sui cui nessuno è tenuto a darti un aiuto.
Comunque considero prezioso e interessante il tuo punto di vista e ti invito ad usare i nostri spazi tutte le volte che vorrai.
Leggo la tua risposta a Michele in cui l’oggi sarebbe da considerarsi il futuro dell’Ottobre 2014: trovo la tua replica, ancor più ragionevole, dopo il lasso di tempo, sia argomentata in modo oggettivo (il tempo, appunto, non smentisce!) e… concreto.
Mi dispiace non sono un utente evoluto, è pochissimo che lo uso e lo uso poco, però posso solo dire che esteticamente è piacevole, comprensibile, intuitivo e anche per un dilettante (così mi considero) della grafica CAD si comprendono subito i comandi a cui sono abituato, diffonderò “il verbo”.
quando esponi le cose che stai facendo, cioe’ quello che stai divulgando anche per me,
non credo siano cose personali. Mi sei molto di aiuto, anche se al momento non sono un professionista ma sono solo curioso. Sono un ingeniere in pensione, e dopo 35 anni di attivita’
(mi sono sempre occupato di automazione e controllo, poco tempo in campo ma molto nelle
alte sfere nei settori chimici, petrolchimici, elettrici, nucleari , trattamento acque, idroelettrici,
e negli ultimi anni nei campi delle fonti rinnovabili) per me lavoravano altri sul CAD. E ora sono
curioso di volerlo fare da solo; grazie al tuo aiuto.
Ciao
Buone feste
Roberto Aquino
mi dispiace deludervi: le mie conoscenze di autocad si limitavano al 2D per sola progettazione di fabbricati per civile abitazione. Oggi, visto che ho dovuto abbandonare la professione di ingegnere per sopravvenuta depressione (anche se mi sembra di esserne uscito, chissa!), ho voluto riprovare a fare qualcosa, solo però per la mia abitazione. Sono pensionato dal 2007, ero insegnante di tecnologia meccanica, ho 70 anni e non credo di avere le competenze necessarie per partecipare alla vostra benemerita attività. Spero che in futuro abbia la voglia di impegnarmi di nuovo e magari in qualcosa di utile agli altri. Ho tuttavia molti dubbi in proposito. Vi ringrazio di cuore per quanto avete già fatto per me.
Ciao, oreste.
P.S. sto ancora leggendo il vostro ebook che trovo interessante.
Buon giorno a tutti.
Per me nanocad è stata una interessantissima scoperta accanto a Qcad lo ritendo il miglior software cad in commercio sopratutto libero da sotterfugi o raggiri o blocchi nell’utilizzo.
Lo sto installando a scuola e lo consiglio ai miei studenti che lo trovano molto accattivante.
A scuola abbiamo la licenza di Autocad 2010 acquistata….ma è davvero bello vederli coinvolti nel confronto…. tra la potenza di Autocad e il Nano….
grazie di cuore per tutto quello che fate….
a presto
luigi
Salve, io uso questo programma da casa in alternativa a quello costoso che uso a lavoro. L’unica cosa che vorrei poter fare, è quella di cambiare le misure per l’ingombro un po’ come si fa per un ovale, un rettangolo ecc.
Grazie e a presto
Non è chiarissimo quello che dici.
ho disistallato da poco nanocad perchè non riesco a registrarmi nel sito, perchè non accetta la mia mail, sapete indicarmi come fare? ciao
Così è difficile aiutarti. Quale sito? Se l’hai disinstallato significa che lo usavi. Perché l’hai fatto? Scrivimi a openoikos@gmail.com e spiegati meglio. Sarò contento di aiutarti.