La finestra principale di SketchUp, come si vede nella figura, è composta nella sua parte superiore dalla barra del titolo (1): in essa compare oltre ai classici comandi Microsoft (Riduci a icona, Ripristino in basso\in alto e Chiudi), il nome del file attribuito dall’utente solo dopo il primo salvataggio.
Subito sotto è collocata la barra dei menù (2) che è composta da voci e sottovoci che permettono una manipolazione completa del modello, la configurazione del programma, le varie modalità di visualizzazione, l’accesso a particolari strumenti o a plugins di cui vi parlerò dettagliatamente in seguito.
L’area di lavoro del programma è perimetrata, nella parte superiore e sul lato sinistro, da due fasce “magnetiche” (3) su cui è possibile agganciare, orizzontalmente e verticalmente, le toolbars (barre degli strumenti).
Sulla parte inferiore è collocata la barra delle istruzioni (6).
Attraverso di essa l’utente ottiene, guardandone l’estremità sinistra, le istruzioni d’uso per ogni strumento selezionato.
Poi c’è una casella di dialogo (7) denominata VCB (Value Control Box, Casella di controllo dimensioni), con cui l’utente imposta o acquisisce misure di linee, il numero di lati di un poligono, il raggio di una circonferenza, ecc.
Per default, in un nuovo file, il programma presenta l’area di lavoro con la vista in Pianta; il nome della vista (4) viene riportato in alto a sinistra, viene mostrata la vista in pianta e il centro dello schermo (5) indica l’origine della terna di assi cartesiani ortogonali X, Y e Z, ciascuno dei quali è contraddistinto da un colore (X = rosso, Y = blu, Z = verde).
Gli assi offrono, soprattutto agli utenti meno esperti, un riferimento costante durante la stesura del disegno.
Tutti gli strumenti grafici del programma, come si potrà constatare in seguito, durante il loro utilizzo sfruttano, in modi diversi, i riferimenti cartesiani colorati, per informare l’utente circa la direzione o il piano scelti: alcuni visualizzano una linea tratteggiata che assume, in virtù dello spostamento effettuato, il colore dell’asse cartesiano di competenza; altri impiegano colore e forma del puntatore per il medesimo scopo.
Devo fare assolutamente una precisazione: la finestra che vedete in questa pagina, in termini di barre degli strumenti e loro disposizione, è quella che nel corso di tanti anni di lavoro con questo programma mi ha semplificato tantissimo la vita!
Personalmente ritengo che non sia il caso di appesantire l’area di lavoro di barre inutili o che non servono assolutamente per determinati tipi di lavoro.
Mi dite cosa se ne fa un disegnatore meccanico industriale dei comandi “sabbiera” per la modellazione dei terreni?
Anche se state sviluppando un lavoro grafico per l’edilizia e avete un super computer vi conviene sempre mantenere l’area di lavoro e le fasce magnetiche libere da inutili aggiunte.
Per cominciare a prendere confidenza col software fate così: andate nel menù “Visualizza” e scegliete l’item “Barre degli strumenti” aggiungendo il segno di spunta ad una barra per volta ed esplorate le funzionalità provando a pasticciare qualcosa sullo schermo… Fatelo tranquillamente e ricordate che questo è il modo migliore per imparare.
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