Tra le pochissime cose scaricabili che la Regione Lazio mette a disposizione gratuitamente in tema di cartografia digitale ci sono gli elaborati del Piano Territoriale Paesistico regionale.
Si tratta di uno strumento di pianificazione la cui consultazione ed uso è indispensabile a molti, sia negli enti pubblici che tra gli operatori privati, soprattutto in ambito tecnico.
Il problema è che si tratta di file PDF, in un formato cioè che non è appropriato per un uso GIS.
In questo, come in molti altri casi, non si capisce perchè un prodotto, per alcuni versi anche tecnicamente pregevole, realizzato con software GIS, non debba essere completamente fruibile anche nei formati vettoriali che l’hanno generato.
Mi è capitato di vedere tecnici comunali intenti a spericolate sovrapposizioni cartacee nell’intenzione di capire se su un’area fosse presente o no un vincolo paesaggistico.
Se avessero avuto a disposizione gli shapefile georeferenziati il loro lavoro sarebbe stato oltre che più facile sicuramente più attendibile.
Questo è un caso in cui l’amministrazione pubblica non aiuta neanche se stessa. Figuriamoci i poveri tecnici privati!
In attesa che qualche consigliere regionale di buona volontà proponga una legge che liberi i geodati regionali, così come altre Regioni stanno facendo, non ci rimane che arrangiarci.
Nei due video tutorial che seguono si può vedere come scaricare questi files, trasformarli in immagini raster e poi georeferenziarli, il tutto con software free (GIMP e QGIS).
… il lavoro continua …
Ultima considerazione: in un momento in cui si parla molto di liberalizzazioni trovatemi un solo motivo per non liberare i dati geografici delle Regioni e farlo possibilmente gratis. Mi piacerebbe conoscere le entrate finanziarie che derivano dalla vendita di questi dati.
Sarebbe una piccola grande innovazione e non protesterebbe nessuno. Nella speranza che qualcuno arrivi a capirlo e a muoversi attendiamo fiduciosi.