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Guida alla Conversione dei File DWG con DWG TrueView

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converti dwg

Se stai utilizzando nanoCAD free e hai difficoltà ad aprire file DWG recenti, sei nel posto giusto.

In questa guida, esploreremo come risolvere questo problema utilizzando DWG TrueView, un convertitore gratuito di Autodesk. Questo strumento ti permetterà di convertire i tuoi file DWG in versioni precedenti, rendendo possibile l’apertura con nanoCAD free. Scopriamo insieme come funziona!

Introduzione a nanoCAD free e ai file DWG

nanoCAD è un software CAD molto apprezzato, soprattutto nella sua versione free, che offre una valida alternativa ad AutoCAD LT. Tuttavia, una delle critiche più comuni riguarda la compatibilità con i file DWG più recenti.
La versione free di nanoCAD, in particolare nanoCAD 5.0, supporta solo file fino alla versione DWG 2013.
Questo significa che se ricevi un file DWG salvato in una versione successiva, non potrai aprirlo direttamente.

Fortunatamente, esiste una soluzione semplice per questo problema: l’uso di DWG TrueView. Questo strumento ti permette di convertire i file DWG in versioni compatibili con nanoCAD free, rendendo più facile la gestione dei tuoi progetti.

Cos’è DWG TrueView?

DWG TrueView è un visualizzatore gratuito di file DWG sviluppato da Autodesk.
Non solo ti consente di visualizzare i file DWG, ma offre anche la funzionalità di conversione, permettendo di salvare i file in versioni precedenti. Questo è particolarmente utile per chi utilizza software CAD che non supportano le versioni più recenti dei file DWG.

È importante notare che DWG TrueView è disponibile per il download gratuito dal sito di Autodesk, rendendolo facilmente accessibile a tutti gli utenti di CAD.

Come scaricare e installare DWG TrueView

Il primo passo per utilizzare DWG TrueView è scaricarlo e installarlo. Ecco come fare:

  1. Apri il tuo browser e cerca “DWG TrueView”.
  2. Seleziona il primo risultato che ti porterà al sito ufficiale di Autodesk.
  3. Scorri verso il basso fino a trovare il link per il download di DWG TrueView.
  4. Clicca sul link e segui le istruzioni per completare il download e l’installazione.

Dopo l’installazione, troverai un’icona di DWG TrueView sul desktop. Cliccaci sopra per avviare il programma.

Convertire i file DWG con DWG TrueView

Ora che hai installato DWG TrueView, è il momento di utilizzarlo per convertire i tuoi file DWG. Segui questi passaggi:

  1. Apri DWG TrueView.
  2. Clicca sull’icona “DWG Convert” che troverai nella parte superiore della finestra.
  3. Apparirà un riquadro dove potrai inserire il file DWG che desideri convertire. Trascina il file o usa il pulsante per cercarlo sul tuo computer.
  4. Seleziona la versione DWG in cui desideri convertire il file. Per nanoCAD 5.0, scegli “DWG 2013”.
  5. Clicca su “Convert” e attendi che il processo di conversione sia completato.

Una volta completata la conversione, puoi chiudere DWG TrueView.

Aprire il file convertito in nanoCAD free

Dopo aver convertito il tuo file DWG, puoi aprirlo in nanoCAD free. Ecco come procedere:

  1. Avvia nanoCAD free sul tuo computer.
  2. Clicca su “Apri” e seleziona il file DWG che hai appena convertito.
  3. Se tutto è andato a buon fine, il file si aprirà senza problemi, perfettamente compatibile con nanoCAD free.

Questo metodo ti permette di lavorare senza interruzioni, anche se ricevi file DWG in versioni più recenti.

Vantaggi di utilizzare DWG TrueView

Utilizzare DWG TrueView per convertire i file DWG offre diversi vantaggi:

  • Gratuito: Non ci sono costi associati all’uso di DWG TrueView, rendendolo un’opzione economica per gli utenti di CAD.
  • Facilità d’uso: L’interfaccia è intuitiva e semplice, rendendo la conversione un processo veloce.
  • Compatibilità: Puoi convertire i file in diverse versioni, assicurando che siano aperti correttamente in nanoCAD.
  • Accesso a funzioni aggiuntive: Oltre alla conversione, DWG TrueView offre anche strumenti per visualizzare e stampare file DWG.

Grazie a queste caratteristiche, DWG TrueView si rivela uno strumento prezioso per chi lavora con file DWG.

Conclusioni

In conclusione, DWG TrueView è la soluzione ideale per chi utilizza nanoCAD free e ha bisogno di aprire file DWG recenti. Seguendo i passaggi descritti in questa guida, sarai in grado di convertire facilmente i tuoi file e lavorare senza interruzioni.

Se desideri approfondire ulteriormente le tue conoscenze sul CAD e su nanoCAD free, considera di iscriverti al nostro corso completo che sarà disponibile a breve.

Se hai trovato utile questa guida, non dimenticare di lasciare un commento e di condividere l’articolo sui social.
Puoi scaricare nanoCAD free in italiano e iniziare a esplorare le sue potenzialità.

Per ulteriori informazioni, visita il sito web di NanoCAD Italia o unisciti alla nostra community sul forum, su Telegram, o su Facebook.

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L’uso dei file DWT in nanoCAD free

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dwt nanocad free

Come mantenere le impostazioni di disegno in nanoCAD free.

C’è una domanda che mi viene fatta spesso:

“Creando un nuovo file di disegno come posso fare per avere le impostazioni di un disegno precedente, come tipi di linea, layer, stili di quota?”

Infatti in nanoCAD free iniziando un nuovo lavoro queste impostazioni all’inizio non compaiono. 

E c’è una ragione: è perché il file default.dwt, che è il file DWT predefinito, non le possiede.

Ma che cos’è un file DWT?

I file DWT sono una cosa leggermente diversa dai file DWG. Il file DWG è un file di disegno (infatti è una sintesi della parola inglese drawing).

il file DWT invece è una cosa che c’è prima del disegno, una sorta di metadisegno, un file modello, come viene chiamato nella versione italiana di AutoCAD, e come ho tradotto anch’io per nanoCAD free.

Modello è la traduzione di Template, che infatti corrisponde alla T finale di DWT.

Ma andiamo a vederlo in pratica.

Aprendo il programma, tutte le volte che creiamo un nuovo file di disegno (dwg), c’è un sottostante file modello (dwt) che viene aperto.

In nanoCAD free il file modello predefinito si chiama default.dwt e possiamo trovarlo al percorso che viene indicato nel riquadro delle Opzioni, alla voce di elenco Uso Modelli, alla prima voce Per nuovi documenti, come da immagine sottostante.

Il file modello predefinito non contiene tipi di linea oltre alla linea continua, non contiene altri layers oltre al layer 0, e non contiene stili di quota oltre lo stile di quota Standard.

Creazione di un nuovo file modello predefinito.

Perciò, non volendo modificare il file modello di default, si rende necessario creare un altro file DWT, da scegliere poi come predefinito.

Per farlo ci sono due modi:

1) partendo dall’inizio, andando cioè ad inserire altri tipi di linea, impostando altri layers e altri stili di quota, per poi salvare il nuovo file dwt;

2) oppure aprendo un file dwg, un disegno che contiene già queste caratteristiche. Le impostazioni di stile vengono mantenute anche cancellando tutti gli oggetti del disegno ed il file può essere salvato con un nuovo nome e con l’estensione .dwt.

In entrambe i casi alla fine, dopo aver nominato e salvato il nuovo file modello, occorre renderlo predefinito.
Da ora in poi, ogni volta che si crea un nuovo disegno si manterranno le impostazioni standard di modello che sono state scelte.

Per rendere più chiara la spiegazione ti consiglio di vedere questo video sul canale YouTube di nanoCAD Italia:


Scarica gratis nanoCAD free e prenota il video corso, cliccando qui sotto.

Linea o Polilinea? 2 oggetti diversi in nanoCAD

4 commenti

differenza linea polilinea

Due disegni apparentemente uguali

Come succede anche con AutoCAD, in nanoCAD free, dopo aver dato il comando di disegno Linea o Polilinea, si possono inserire una serie di punti che disegnano delle linee, l’una di seguito all’altra, per entrambi i comandi.

E con entrambi i comandi la figura geometrica che si disegna può essere aperta o chiusa, una spezzata o un poligono.

Questi sotto sono due oggetti apparentemente uguali, una linea e una polilinea.

Basta selezionare i due oggetti per vedere la prima differenza.

Nel caso della linea la selezione individua un singolo segmento tra i quattro che compongono la figura, nel caso della polilinea l’oggetto viene selezionato tutto.

I grip della linea sono 3 quadratini azzurri. Agendo su quello in mezzo, situato sul punto medio, la linea può essere spostata, pur mantenendo la sua inclinazione e la sua lunghezza. Agendo su quelli laterali, situati sul punto iniziale e finale della linea, le dimensioni e l’inclinazione della linea seguono lo spostamento e la linea può essere disunita dalle altre.

I grip della polilinea sono 5 quadratini azzurri sui vertici della figura e 4 rettangolini nei punti medi dei segmenti che compongono la polilinea. Agendo sui grip dei vertici, questi vengono spostati ma la polilinea rimane unita, agendo sui grip dei punti medi si ha un effetto di stiramento ma la figura rimane unita anche in questo caso. Qualsiasi operazione di spostamento dei grip non compromette l’integrità della polilinea, ne cambia solo il disegno.

Le proprietà geometriche degli oggetti

L’operazione di selezione attiva la visualizzazione delle proprietà.
Nell’immagine sotto si può fare un confronto tra le proprietà geometriche della linea e della polilinea.

Le proprietà generali in questo caso coincidono perché il disegno è stato fatto usando lo stesso layer, lo stesso colore, lo stesso tipo di linea, ecc.
Cambiano le voci delle proprietà geometriche.

Per la linea vengono riportate le coordinate X,Y,Z del punto iniziale e del punto finale.
Il valore Delta si riferisce alla proiezione sugli assi cartesiani della lunghezza della linea. Essendo una linea inclinata di 45° i valori Delta X e Delta Y sono uguali.
Il valore Delta Z, così come tutte le coordinate Z, sono =0, perché la linea è disegnata sul piano X,Y che ha elevazione =0.
Vengono poi riportate la lunghezza e l’inclinazione della linea.

Per la polilinea vengono riportati i vertici, che si possono selezionare di seguito cliccando sulle freccette a destra della voce Vertex e sotto si possono leggere le coordinate.
La larghezza del segmento è =0 perché non assegnata e l’elevazione della polilinea è =0 per le ragioni riportate sopra.
Viene riportata la lunghezza dell’intera polilinea e pure la sua area, che è quella compresa al suo interno unendo teoricamente il punto iniziale e finale della polilinea, pur non essendo questa chiusa, come è detto più sotto.

Dal confronto risulta evidente che concettualmente sono entità diverse.
La linea è un’entità semplice, la polilinea un’entità complessa.

Infatti le polilinee possono essere formate anche da archi o da archi e linee, come nella figura sotto.

Come disegnare la polilinea

Dopo aver dato il comando Polilinea, che si può dare cliccando sull’icona compresa nella barra degli strumenti di Disegno

o sul menù testuale alla voce Disegno > Polilinea, o digitando da tastiera PL sulla riga di comando, dopo aver specificato il primo punto si può disegnare il primo segmento lineare (come opzione predefinita) o in alternativa, digitando A si può disegnare un arco. Per tornare alla linea basta digitare L.

Esplosione e unione della polilinea

Con il comando Esplodi, presente sulla barra degli strumenti Modifica

si può esplodere la polilinea e tornare alle linee e/o agli archi che la compongono, che diventano così tutti indipendenti.

Si può anche fare l’operazione inversa, unendo linee e/o archi in una polilinea.
Basta da menù testuale dare il comando Modifica > Oggetto > Polilinea, oppure cliccare sull’icona Modifica Polilinea sulla barra degli strumenti Modifica Oggetti

Dopo aver dato il comando, il programma chiede di selezionare una linea o un arco di quelli che comporranno la polilinea.
Poi ti viene chiesto se vuoi trasformarlo in polilinea. Rispondi S (che sta per Sì), poi clicchi su Unisci, tra i link che compaiono sulla riga di comando e non rimane che selezionare tutti gli oggetti che formeranno la polilinea.


Se vuoi provare da te puoi scaricare gratis nanoCAD free e prenotare il video corso completo cliccando sui banner qui sotto.

Come disegnare in 3D con nanoCAD free

6 commenti

nanocad 3d

nanoCAD free è un software CAD adatto per il disegno bidimensionale ma possiede anche alcuni comandi 3D. Andiamo a scoprirli.

Se hai già fatto l’iscrizione alla newsletter di nanoCAD Italia, sei già in possesso di nanoCAD 5.0, la versione gratuita di nanoCAD.

Come sai, nanoCAD free di default disegna sul piano XY.
Infatti disegnando un qualsiasi oggetto (ad esempio una linea) ed andando nella parte relativa alla geometria presente sulla palette delle Proprietà, è facile constatare che le coordinate Z sono uguali a 0 (zero).

Questo però significa anche che le coordinate Z esistono.
Infatti, anche se nella schermata iniziale non si vede, l’asse Z esiste.
Prende origine dal punto di origine degli assi X e Y (0,0) ed è diretto verso di te.

Se vuoi visualizzare l’asse Z basta scegliere una delle viste assonometriche (dal menu Visualizza > Vista oppure selezionandola dalla relativa barra degli strumenti) e potrai vedere tutti e tre gli assi cartesiani.

barra degli strumenti Vista

Come è consuetudine in tutti i CAD 3D, l’asse X ha un colore rosso, l’asse Y verde e l’asse Z blu.

asse XYZ

Se hai un disegno in 3D già fatto, infatti nanoCAD free può aprirlo e visualizzarlo senza problemi.
Oltre alla visualizzazione tridimensionale però nanoCAD free ha anche alcune, seppur limitate, funzionalità di disegno 3D.

Si possono infatti disegnare alcune figure geometriche 3D, le cosiddette primitive 3D (parallelepipedo, cuneo, cono, sfera, toroide, piramide, piatto, cupola e mesh) dal menu Disegno > Modellazione.
Si tratta in ogni caso di mesh, cioè oggetti 3D composti da facce, non solidi 3D. Sono in pratica figure 3D vuote, come fossero delle scatole e non dei volumi pieni.
Le facce sono cioè disegnate da una successione di punti, così come avviene sul piano XY, che vengono inseriti seguendo i suggerimenti sulla riga di comando.

Si possono visualizzare con vari Stili di Vista: wireframe, 3D nascosto, ombreggiato, ombreggiato con spigoli, ecc.

In modo predefinito l’inserimento di questi oggetti 3D avviene sul piano XY, quello con coordinate Z uguale a 0 (zero).
Infatti, sempre mantenendo la vista 3D, se disegniamo un qualsiasi oggetto 2D questo viene disegnato su questo piano.

C’è però la possibilità di disegnare su altri piani, con altre coordinate, e si può fare riposizionando il sistema delle coordinate, impostando un nuovo UCS (Sistema delle Coordinate Utente).

barra degli strumenti UCS

Questo ci consente di disegnare altre figure, sia 2D che 3D, giacenti su piani orizzontali ad altezze diverse da zero, su piani verticali ed anche su piani obliqui.

Insomma, con un po’ di pazienza, è possibile disegnare in 3D anche con nanoCAD free.

Per comprendere meglio come fare, un video tutorial può essere utile più di tante parole. Perciò buona visione.

Per avere funzionalità più evolute c’è bisogno di nanoCAD Pro, che con la modellazione dei solidi 3D (cosa diversa dalle meshes 3D) dà ulteriori possibilità ed un pieno controllo del disegno e della progettazione tridimensionale.

Mappe mentali per professionisti: 3 software free per disegnarle

5 commenti

software free mappe mentali

Le mappe mentali per me sono state una scoperta straordinaria.
Parlo di mappe mentali, non di mappe concettuali. La differenza può sembrare sottile ma è sostanziale.

La differenza rispetto alle mappe concettuali.

La mappa mentale è un’associazione di parole ed immagini che segue flussi di pensiero e non sai in partenza quale sarà il risultato finale. È comunque una forma di organizzazione del pensiero ma è un lavoro sempre aperto a nuove associazioni, più creativo.

Le mappe concettuali strutturano concetti già pronti ed aiutano a visualizzarli meglio ma sono un’opera compiuta, un insieme di argomenti che hanno relazioni ma che si limitano a una descrizione.

La mappa concettuale è reticolare, la mappa mentale è radiale, perché parte da un’idea centrale che si dirama in rami principali e poi secondari, sviluppando l’argomento iniziale.

Per farti capire meglio pubblico qui la mappa mentale che ha dato origine a questo post:
software free mappe mentali

Questa è invece la struttura che di solito caratterizza le mappe concettuali:
mappe concettuali

Il radiant thinking.

Secondo il cognitivista Tony Buzan, che si può definire l’inventore, o sarebbe meglio dire lo scopritore di questo sistema di elaborazione, le mappe mentali ricalcano la struttura neuronale del nostro cervello che produce un pensiero radiante: “radiant thinking” come lo definisce lui.

Mi accorgo ora che sto cadendo anch’io nell’errore di esporre e accumulare concetti, appesantendo così un argomento che invece ha una sua leggerezza.

Infatti c’è solo un modo per capire il potere delle mappe mentali sulla nostra mente: bisogna farle, seguendo il flusso del nostro pensiero e associando alle parole, immagini, colori e tutto ciò che può aiutare la visualizzazione di ciò che ci passa per la testa.

A cosa servono le mappe mentali.

A questo punto ti chiederai: qual è l’utilità delle mappe mentali? Possono servire al mio lavoro?

La mia risposta è sì, senza alcun dubbio.

Sono uno strumento per apprendere, progettare, pianificare, organizzare qualsiasi tipo di iniziativa, mettendo su un unico foglio la sintesi visuale di argomentazioni anche molto complesse, facendole risultare semplici ed anche meglio memorizzabili.

Bastano 30 secondi per avere sotto controllo l’equivalente di 30 minuti di appunti lineari.

Puoi rappresentare un argomento che stai studiando, organizzare la settimana di lavoro, tua e dei tuoi collaboratori, analizzare le fasi o le componenti di un progetto, fare la mappa di un sito o di un libro, un piano editoriale, strutturare un testo per una relazione o un discorso, fare presentazioni più comunicative o programmare la spesa al supermercato in relazione ai piatti che devi cucinare, facendo anche l’abbinamento dei vini.

Le mappe mentali hanno poi un potere generativo, perché tirano fuori nuove idee a cui non avevi pensato, pur rafforzando il tuo pensiero strategico, la tua visione di insieme e l’importanza dei tuoi obiettivi, cioè senza divagare, non perdendo il focus.

Insomma ti aiutano ad ottenere risultati migliori con più chiarezza e in meno tempo.

I minuti che spendi nel disegnare le tue mappe mentali ti fanno guadagnare ore, perché ti aiutano a capire ciò che va fatto ed il miglior modo di farlo.

Cosa serve per fare una mappa mentale.

Una mappa mentale si può disegnare anche a mano.
Io non l’ho mai fatto ma dovrebbe essere un esercizio utile e per chi è più dotato nel disegno potrebbe essere un modo anche più originale e creativo.

Un po’ per incapacità ed un po’ per pigrizia io preferisco i software, li sento più affini alle mie abitudini.
Appartengo alla generazione che ancora preferisce usare il computer rispetto ai device mobili, ma oggi si possono disegnare mappe mentali anche con un tablet o uno smartphone.

Esistono una quantità notevole di applicazioni, per qualsiasi dispositivo, e con l’ausilio delle memorie in cloud, come Google Drive, Dropbox e simili, i file sono sempre raggiungibili.

Ma ti voglio dare qualche consiglio.

I migliori software per fare mappe mentali gratis.

Io da un po’ di tempo uso iMindMap, che non è un programma gratuito.
A un certo punto ho fatto questa scelta perché per la mia attività le mappe mentali sono importanti.
Ho investito (non si tratta di una grande cifra) su uno strumento completo e di buona qualità, perché iMindMap è il software che più di ogni altro segue le indicazioni di Tony Buzan e la sua concezione. Ho letto i suoi libri ed ho avuto questo tipo di imprinting.

Ma se tu stai iniziando adesso, un’applicazione free può bastare ed è la scelta che onestamente mi sento di consigliare.
Se poi anche tu, come me, ti innamorerai, puoi passare in seguito dalla bici alla moto.

Parlo delle soluzioni gratuite che mi hanno convinto di più tra quelle che ho usato, e non le ho provate tutte.

FreeMind

Si tratta di un software open source, gratuito e senza alcuna limitazione. Essendo sviluppato in Java è multipiattaforma, cioè gira su tutti i sistemi operativi (Windows, Mac e Linux).

Nasce e viene sviluppato come applicazione desktop, anche se c’è un FreeMind Viewer per dispositivi mobili, che però ha funzionalità limitate.

Usandolo da computer risulta abbastanza ricco di funzionalità e dà buone possibilità di esportazione in vari formati.

Il suo formato, essendo tra i primi software di Mind Mapping, viene importato da molte applicazioni, sia desktop che mobile.

XMind

Applicazione che si può scaricare gratis, sia su desktop, sia su mobile.

C’è anche una versione a pagamento che aggiunge altre funzionalità.

La versione gratuita in fase di stampa su un angolo del foglio mantiene il logo di XMind, che può essere rimosso in due modi.
Quello più regolare è acquistando l’applicazione a pagamento.
Poi c’è un altro stratagemma: disegnando nell’angolo in alto a destra qualcosa che può essere cancellato, la marchiatura del foglio in fase di stampa sarà sovrapposta a questo.
Si può tagliare così con un programma di grafica (consiglio Krita o Gimp) questa parte del foglio che non serve ed avere una stampa pulita.

Per me XMind ha però altri due elementi a suo favore:

  1. ha un buon corredo grafico con un’ampia scelta di icone e sticker che danno alle mappe un aspetto più gradevole;
  2. Le applicazioni desktop e mobile si interscambiano molto bene e consentono di lavorare sugli stessi file da più dispositivi.

Coogle

Coogle non ha bisogno di essere scaricato perché è un’applicazione online, perfettamente integrata a Google Drive.
Si può considerare un’estensione delle Google Apps e puoi accedere al tuo profilo facendo il login con l’account Gmail.

Lo strumento è completo anche mantenendo il profilo gratuito ma non puoi realizzare più di un certo numero di mappe e questa è una limitazione non da poco.

 

Quale scegliere? Il miglior modo per decidere è provarli. Buon divertimento!

Se poi ne vuoi suggerire altri che hai sperimentato, lo puoi fare nello spazio sotto riservato ai commenti. Sarà un contributo gradito.
Intanto un consiglio di lettura:

Krita, l’alternativa facile a Photoshop

14 commenti

Krita alternativa Photoshop

Krita non è l’unica alternativa gratuita a Photoshop. Ne esistono altre e finora la più nota, la più accreditata, la più completa, è stata Gimp.

Gimp però ha un’interfaccia e modalità di lavoro di diverso tipo, non proprio user friendly.

Krita somiglia di più a Photoshop, che è comunque l’applicazione standard per l’editing delle immagini.

krita photoshop gimp

Photoshop è il software su cui la gran parte degli utenti si sono formati ed è quella su cui esistono più tutorial, più possibilità di apprendimento, un’esperienza consolidata che ha coinvolto una gran quantità di utenti.

Per chi già conosce Photoshop l’alternativa free più facile oggi è indubbiamente Krita.

Krita non è un software proprietario ma ha una storia diversa, che ha origine e si sviluppa nel mondo open source.

Nasce come applicazione inclusa nella raccolta di programmi per ufficio KOffice, ridenominata poi Calligra Suite, per l’ambiente desktop KDE, progetto interno all’universo Linux.

Si tratta perciò di un software libero multipiattaforma, che gira su tutti i sistemi operativi, distribuito gratuitamente con licenza GPL, con codice aperto.

pennelli di krita
I pennelli di Krita

Krita funziona bene sia come editor di immagini raster, con tutte le funzionalità utili al fotoritocco, e su questo imita Photoshop. Un utente di medio livello non riscontra differenze rispetto alle normali esigenze di photo editing.

Rispetto a Photoshop e ad altri programmi di questa categoria ha però qualcosa in più per il disegno e la pittura digitale. Infatti risulta particolarmente adatto per essere usato con una tavoletta grafica o altre periferiche di input orientate al disegno digitale a mano libera.

Non a caso già in fase di installazione richiede l’eventuale configurazione dei driver di tali dispositivi.

Supporta i file PSD di Photoshop, gli XCF di Gimp, i formati SVG e PDF, oltre a tutti i formati raster (JPG, PNG, TIF, BMP, ecc.), garantendo una interoperabilità completa.

Essendo più leggero, rispetto a Photoshop ed a Gimp risulta più veloce, con una buona stabilità che raramente manda il programma in crash.

livelli di krita
I livelli di Krita

Si può lavorare su più livelli, usando maschere e selezioni.

È principalmente un software per la grafica raster ma ha anche alcuni strumenti di grafica vettoriale che ne estendono la progettualità ed usandolo insieme ad Inkscape, che gestisce il formato SVG, si possono scambiare elementi vettoriali di vario tipo.

Questa versatilità è indubbiamente un punto a favore di Krita rispetto agli altri software di grafica.

Se non si hanno esigenze di photo editing troppo professionali, Krita è la soluzione giusta per una larga fetta di utenti.

Chi utilizza prevalentemente programmi CAD e GIS, può attraverso Krita tagliare, comporre e ritoccare ogni tipo di immagine, con una facilità estrema.

Se poi vuole scoprire l’affascinante mondo della digital painting, può avere un approccio alla grafica ancora più creativo.

Krita è localizzato anche in italiano, senza necessità di essere tradotto.

Insomma software consigliatissimo, che vi invito a provare, scaricandolo da qui.

Per farsi una prima idea del software basta vedere i video tutorial di Krita su YouTube di Fabrizio Gherardi, che riassume in pochi video le caratteristiche principali di questo ottimo programma gratuito.

Come ottimizzare le prestazioni video in nanoCAD free

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ottimizzazione video nanocad

Quando configurare il sottosistema video

A volte mi capita che qualche nuovo utente di nanoCAD free mi scriva segnalandomi problemi di funzionamento del software.
Si può trattare di lentezza, di mouse che procede a scatti o di una cattiva visualizzazione.

Spesso i loro PC hanno caratteristiche hardware più che sufficienti per far girare bene nanoCAD free.
Infatti nanoCAD free richiede risorse che ormai tutti i computer in commercio già hanno.

I requisiti hardware minimi sono un processore Pentium 4, 1Gb di RAM e una scheda video, anche integrata, che supporti OpenGL o DirectX.
Perciò al di sopra di questi requisiti (ormai piuttosto obsoleti), escludendo un problema di microprocessore e di RAM, se ci sono problemi dipende sempre dalla configurazione del sottosistema video.

Ottimizzazione automatica

È un problema che il più delle volte si risolve facilmente, in automatico, migliorando le prestazioni video.
Dal menù principale basta andare su Aiuto e cliccare su Verifica delle prestazioni del sottosistema video (OpenGL).

In pochi secondi il software verifica i driver grafici ed imposta automaticamente la migliore configurazione di essi in rapporto al programma.

Comparirà anche un report di verifica con valutazioni e informazioni a riguardo.

Impostazione manuale

Se l’ottimizzazione automatica non dovesse funzionare c’è sempre la possibilità di agire manualmente, sempre partendo dal menù principale, al seguente percorso:
Strumenti > Opzioni

Impostazioni grafiche nanoCAD free
A questo punto si apre la finestra di dialogo delle Opzioni e tra le Preferenze bisogna cliccare su:
Impostazioni grafiche.

Vengono proposte diverse opzioni di impostazione e se non va bene quella corrente si possono provare le altre, provandole una ad una, uscendo e riavviando il programma.
Non esiste una configurazione valida per tutti, perciò non rimane che provare, anche sulla base del report prodotto dal test, e valutare di volta in volta il risultato.

In ogni caso è impossibile che nanoCAD free sia più lento di AutoCAD, perché è proprio la velocità di esecuzione dei comandi una delle sue migliori caratteristiche. Se avviene è evidente che c’è qualche impostazione della configurazione video da cambiare.

I migliori 3 software gratuiti per computi metrici

32 commenti

software computi gratuiti

Fare computi metrici e contabilizzare le opere nelle varie fasi, dalla progettazione alla fine dei lavori, è una competenza fondamentale, che tu sia geometra, ingegnere, architetto o attività simili.
La scelta di un buon software per computi metrici è perciò importante.
Oggi ce ne sono ottimi, anche gratuiti.
Ti indico quelli che secondo me sono i migliori.

LeenO

leenoLeenO a differenza di altri è un software libero, open source e non proprietario, e per questo merita la precedenza nel mio elenco.
Si appoggia su LibreOffice, uno dei progetti di maggior successo nel panorama free software.

Non lavora su un database ma su fogli di calcolo Calc (l’equivalente del più noto Microsoft Excel) con il vantaggio di avere sempre sott’occhio il risultato finale, anche in termini di layout.

LeenO era prima conosciuto con il nome di Ultimus.
Dopo la morte avvenuta nel 2013 del suo ideatore Bartolomeo Aimar, detto Lino, ha preso il nuovo nome.

Negli ultimi anni il progetto è cresciuto per l’impegno profuso da Giuseppe Vizziello, che ha ereditato questa responsabilità.

Sul sito ufficiale di Leeno, oltre alla possibilità di scaricare il programma, potete trovare un blog con notizie sugli aggiornamenti, prezziari e listini delle Regioni e di altri enti ed un forum per aiutare gli utenti ad usare il software.

Per chi ha dimestichezza con i fogli di calcolo è la soluzione ideale, programma leggero, agile e dotato di funzionalità che non tutti gli altri offrono.
In ogni caso da provare.

Primus DCF

primus dcfPrimus DCF è il software gratuito per i computi metrici proposto dalla ACCA, software house italiana molto nota tra i tecnici e che è sempre garanzia di qualità, essendo leader da anni in questo specifico settore.

Primus DCF è un programma entry level rispetto a una suite di prodotti più avanzati.

È il software più usato in Italia e per questo costituisce uno standard per lo scambio dei file.

È un programma che almeno nella sua versione gratuita bisogna avere ed è la scelta ideale per chi vuole poi integrare l’attività di contabilità con altri software CAD, BIM o relativi a capitolati, cronoprogrammi, sicurezza ed altri documenti tecnici.

L’inserimento delle voci di computo avviene progressivamente facendo riferimento a prezziari compatibili con Primus, comunque messi a disposizione gratuitamente.

primus dcfSi possono determinare categorie, capitoli e tutto ciò che rende ordinato e bel leggibile un computo metrico.
Il layout finale dei documenti è nello stile ACCA, sempre molto chiaro e professionale.

Blumatica Pitagora

pitagora blumaticaPitagora è il software gratuito per computi e molto altro, dell’azienda Blumatica, azienda italiana che produce software per l’edilizia e la sicurezza.

Blumatica al pari di ACCA propone molti altri buoni software tra cui alcuni anche gratuiti per cui Pitagora può essere usato all’interno di una suite dedicata a varie necessità professionali con un campionario molto ampio.

Pitagora non si limita alla redazione dei computi ma offre molto di più.
Nel video che segue le caratteristiche del programma sono spiegate molto bene.

Non è il caso di aggiungere altro. Ottimo software.


Altri software

Vale comunque la pena citare altri due ottimi software gratuiti per il computo metrico come Excellent di STR e Concant LT di DIGICORP.

Forse per voi questi sono migliori di quelli che ho scelto io. Ognuno ha i suoi criteri di valutazione e sono tutti rispettabili.

Trattandosi in ogni caso di programmi gratuiti per chi deve scegliere la cosa migliore è provarli.

Voi quale usate? Ne conoscete altri?
Scrivetelo sotto nei commenti.

Come inserire cartografia raster in nanoCAD free

8 commenti

raster in nanocad

nanoCAD free e le immagini raster

Le possibilità di inserimento e di gestione delle immagini raster in nanoCAD (anche nella versione free) sono le più evolute tra i CAD che si ispirano ad AutoCAD.

Si può persino inserire cartografia georeferenziata (geotiff), cioè immagini con un definito Sistema di Riferimento geografico (di cui abbiamo già parlato), ovviamente a condizione che i file possiedano queste caratteristiche.

C’è poi la possibilità di editare le immagini senza uscire dal CAD, cioè senza avvalersi di altri software tipo Photoshop e simili.

Naturalmente, così come avviene per AutoCAD, l’immagine non è incorporata nel file dwg.
Si tratta di un collegamento con un file esterno, per cui le modifiche non vengono salvate sul file di immagine originale.

Nel menu principale c’è un sottomenu Raster che attiva tre opzioni:

raster in nanocadInserimento delle immagini raster

La prima opzione, Immagine da File…, consente l’inserimento delle immagini ed apre una finestra di dialogo

nanocad inserisci immagine

che in caso di file georeferenziato contiene già le coordinate X e Y del punto di inserimento e la scala.

Modifica delle immagini raster

La seconda opzione, Regolazione Immagine…, rimanda ad un’altra finestra di dialogo

nanocad modifica immagine

in cui è possibile, dopo averla selezionata, regolare la luminosità, il contrasto e la dissolvenza dell’immagine, ma la cosa più utile in riferimento all’uso di cartografia è la possibilità di rendere trasparente l’immagine.

Facciamo un esempio

Caricando due sezioni contigue di una C.T.R. (Carta Tecnica Regionale) del Lazio, nel nostro caso la 333020 e la 333030, si ottiene una sovrapposizione non perfetta.
A causa della rotazione della carta c’è un bordo bianco che copre l’immagine sottostante.

nanocad raster senza trasparenza

Selezionando la seconda tavola inserita e spuntando la voce Trasparenza il problema viene risolto facilmente.

raster nanocad con trasparenza

Altre opzioni per le immagini raster

La terza opzione infine, chiamata genericamente Immagine, rimanda a un sottomenu.
Qui è possibile scegliere se visualizzare o no la cornice dell’immagine e di disattivare la stampa.

Possibilità più avanzate di editazione delle immagini raster

Nelle versioni non gratuite nanoCAD aggiunge altre possibilità più avanzate di editazione con un elenco di comandi molto ricco

raster nanocad plus

che consente di controllare la risoluzione dell’immagine, di unire i raster e di salvarli in un nuovo file immagine, di correggere i punti di inserimento delle immagini e di adattarle a vari formati di foglio.

Si può anche rifilare, specchiare, ruotare e raddrizzare l’immagine, ed attivare gli strumenti Matita, Gomma e Spray per disegnare in modalità raster sull’immagine stessa.

Insomma questa è la gestione dei raster in nanoCAD.
Vi sfido a trovare un altro software CAD che fa le stesse cose.

I migliori siti per scaricare blocchi CAD gratis

10 commenti

blocchi cad gratis

Perché è importante avere una libreria personale di blocchi CAD

Avere una collezione di blocchi è essenziale per qualsiasi disegnatore CAD e per fortuna esistono molti siti per scaricare gratis o a prezzi accessibili disegni di ogni tipo.

In questo post farò riferimento ai blocchi in formato dwg, il tipo di file standard di AutoCAD e di tutti i software CAD che lo imitano, tra cui nanoCAD e molti altri che sarebbe lungo elencare.

Ho riservato un’attenzione particolare al disegno in 2D cioè a quei blocchi che contribuiscono al buon disegno tecnico nei termini canonici di piante, sezioni e prospetti, non trascurando del tutto il 3D.

La precisazione è dovuta perché online si trovano altre risorse CAD di grande valore ma che fanno riferimento ad altri software e ad altre modalità di disegno, prevalentemente 3D.
Si pensi alla gran quantità di materiale che si trova per SketchUp, tanto per fare un esempio o al nuovo mondo delle applicazioni BIM.

Ho selezionato quelli che secondo me sono i migliori siti web per scaricare blocchi dwg:

Archweb.it
archweb

Credo che si tratti del miglior sito con una quantità notevole di file dwg di ottima qualità, sia in 2D sia in 3D.

Sono migliaia di disegni suddivisi in categorie ben identificabili e parlare di Archweb come di un sito per scaricare blocchi risulta persino riduttivo.

Ci sono particolari costruttivi e veri e propri progetti, oltre che una serie di informazioni utili per progettisti di vario tipo.

Ottime le anteprime che si possono vedere su schermo prima del download.

Se poi si vuole avere ancora di più al prezzo di 140 euro è possibile acquistare un DVD che contiene più di 12000 disegni 2D e più di 3000 disegni 3D, con molti progetti completi di buona qualità.

C’è anche la possibilità di fare il download di architetture famose ma non gratuitamente.

Oppo.it
oppo blocchi cad

Pagine web con un’ampia libreria di disegni e blocchi gratuiti, prevalentemente sugli impianti idraulici, materia su cui è specializzata l’azienda proprietaria del sito.

BlocchiAutocad.it
blocchiautocad

Il sito è organizzato come un blog con un numero consistente di post che individuano le varie categorie di blocchi da scaricare.

Sono presenti anche alcuni retini o patterns da inserire nei disegni 2D.

Le risorse CAD della community di openoikos
forum-openoikos

Sul nostro forum c’è una sezione specifica che rimanda anche ad altri link e che ti invito a visitare.

Per estendere le possibilità della nostra community ti invito ad aggiungere eventuali altri link sul forum o qui sotto, tra i commenti a questo post.
Buon download a tutti.

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